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Vetrina Digitale può combinare ologrammi e software di intelligenza generativa per far conversare figure antropomorfe che assistono i clienti. I casi di Casinò di Campione e Ottica Cheroni
Vi ricordate Max Headroom? Serie televisiva fantascientifica che dall'87 all'89 dava già un'idea di cosa potesse essere un assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale che vagava da un televisore all'altro via etere. Si trattava di una fiction, antesignana addirittura rispetto al personaggio di Jarvis, il computer senziente di Tony Stark nei film di The Avengers. Per chi non se ne fosse accorto oggi questi effetti speciali da colossal cinematografico sono una realtà quotidiana. Come infatti ha spiegato Marco Mattia di Vetrina Digitale non si tratta di un traguardo lontano. Un'affermazione giustificata dall'impiego che la sua società fa di HYPERVSN, il dispositivo olografico rotante che forma immagini grazie a led incastonati sulle quattro pale che compongono un'elica che fa da base alla proiezione. "Abbiamo iniziato otto anni fa, quando, al CES di Las Vegas, abbiamo individuato una start—up bielorussa che proponeva questa tipologia di comunicazione intravedendone un potenziale enorme". Tanto che l'azienda bresciana è stata tra le prime a importarla in Italia e per l'Europa. Fin da subito il system integrator bresciano l'ha impiegata in progetti per Enel, MSC Crociere, Ferrero, Benetton per citarne alcune, arrivando oggi a proporne una nuova versione combinata con alcuni software di intelligenza artificiale per cui possiamo dire che sia iniziata una nuova epoca per le tecnologie di digital signage, poiché grazie a un abbassamento dei costi si tratta di soluzioni alla portata anche dei piccoli retailer.
Più nello specifico...
Vetrina Digitale, in collaborazione con Officina Tecnologica, ha sviluppato il primo avatar con AI olografica unendo la teca HYPERVSN con l'intelligenza artificiale. "Sulle eliche olografiche abbiamo fatto diversi test per capire quale sia il livello di interesse attrattivo da parte delle persone che transitano vicino a questi dispositivi, rispetto a qualsiasi tipo di schermo o monitor convenzionale. Test realizzati con sensori biometrici che permettono di captare per quanti secondi le persone si soffermano a guardare queste eliche olografiche. Con un risultato ben sette volte maggiore rispetto a qualsiasi altro schermo convenzionale" spiega Marco Mattia. "Da system integrator siamo riusciti a realizzare la prima teca olografica con intelligenza artificiale. Una grande opportunità per le aziende che vogliono avere all'interno dei propri spazi (siano essi aeroporti, stazioni di treni, centri commerciali) un servizio customer, per informazioni o semplicemente per un aiuto all'acquisto. Attraverso l'AI si possono scaturire differenti azioni sia dando disposizioni di acquisto in automatico o raccogliendo informazioni e statistiche che restituiscano all'azienda stessa feedback utili al proprio business. In controtendenza Marco Mattia ci spiega la scelta di non integrare ChatGPT all'interno dei loro dispositivi "questo perché vogliamo essere indipendenti" puntualizza. "Essendo ancora nuovo nel mercato, ChatGPT potrebbe subire evoluzioni impreviste, come diventare improvvisamente a pagamento. Noi non vogliamo correre rischi. Utilizziamo, invece, una piattaforma che si chiama Aisaac il cui sviluppo software è stato realizzato insieme a Officina Tecnologica nostro partner". Grazie all'utilizzo di Aisaac i tempi di risposta sembrano essere sostanzialmente più rapidi rispetto a ChatGPT, così come il livello di comprensione vocale che ormai può essere convertito in tutte le lingue. "Mi piace pensare a come questi nuovi dispositivi potranno in futuro sostituire alcune mansioni dando la possibilità al personale di occuparsi di attività meno alienanti come la raccolta di dati o documenti".
Soluzione accessibile...
Lo scorso gennaio presso Ottica Cheroni a Busto Arsizio, Vetrina Digitale ha implementato un dispositivo a elica HYPERVSN Smart V di 75cm di diametro all'interno del punto vendita, "La richiesta del cliente — spiega Mattia — era focalizzata ad aumentare il livello di visibilità del proprio negozio, motivo per cui la scelta visto il posizionamento dell'elica all'ingresso". Nel caso in specie sono stati realizzati alcuni contenuti 3D per l'animazione olografica di importanti marche di occhiali da sole. In questo modo il cliente aveva la possibilità di vedere scorrere sempre contenuti differenti. L'ottico mediante l'utilizzo del software in cloud incluso nella licenza di acquisto del prodotto è in grado, tuttora, di realizzare i contenuti animati che preferisce e di inserire nomi, scritte, brand e loghi a piacimento, per una totale customizzazione del dispositivo, più incline a soddisfare le esigenze dell'attività, come stagionalità o nuovi arrivi. "Il software offre anche la possibilità di programmare autonomamente i contenuti in diverse giornate o orari del giorno" spiega Mattia. "Nel caso in cui la richiesta fosse più complessa, quindi, per esempio realizzare un occhiale in 3D, allora dobbiamo intervenire noi, ma il dispositivo acquistato è un punto fisso di comunicazione del punto vendita".
Casinò di Campione d’Italia
Il rinomato casinò di Campione, situato in provincia di Como, si rivolge a Vetrina Digitale in un tentativo di rilancio, come molti casinò in tutta Italia soprattutto dopo il periodo COVID. Il cliente sceglie Vetrina Digitale per acquistare una teca olografica Human da installare all'ingresso del casinò stesso. "L'installazione, composta da una teca al cui interno sono installate tre eliche HYPERVSN Smart V L da 75 cm di diametro, possiede anche altoparlanti nascosti in modo che l'ologramma umano proiettato abbia una voce sincronizzata con l'immagine. "I visitatori vedono quindi un'elegante signorina, a mezzo busto, che spiega loro, con contributo audio, tutti i servizi offerti all'interno dei vari piani del casinò" spiega Mattia. "I contenuti olografici vengono realizzati da un'agenzia di comunicazione di Lugano, Amila Sa, che esegue delle riprese in studio fotografico di soggetti e modelli in modo che il risultato sia accattivante per il cliente. La teca olografica, infatti, nasce proprio con l'intento di dimostrare la video riproduzione di persone in scala 1:1 ma può essere sfruttata per mostrare qualsiasi immagine. Una considerazione sicuramente importante in merito alla scelta di realizzare avatar a mezzo busto è che "L'immagine non deve superare i 2700 pixel — circa 70 cm precisa Mattia — altrimenti risulta sgranata, motivo per cui si preferisce inserire una figura a mezzo busto in modo che abbia una risoluzione più elevata".
Anna Cugini