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Video & Immagini

Dire che viviamo in una società delle immagini, di questi tempi, è quanto di più vero si possa affermare, a volte appare anche scontato, ormai non ci facciamo quasi più caso. Con società delle immagini non si intende una società che dà più importanza alle apparenze rispetto ai contenuti e ai significati (anche se tale affermazione non è del tutto sbagliata), quanto piuttosto una società in cui la comunicazione sembra passare sempre più attraverso foto, video e immagini in generale.

Lo affermava Ernst Gombrich nel suo celebre L’immagine e l’occhio. Correva l’anno 1985, e allora non potevamo capire quanto Gombrich avesse ragione. Oggi addirittura esiste una materia, il visual design, che si occupa della progettazione di un’immagine con lo scopo di trasmettere un messaggio. Per essere più precisi, si tratta di progettare qualcosa per essere visto secondo certe intenzioni: raccontare, informare, promuovere o sedurre gruppi di persone all’interno della società di massa. Quando visualizziamo un’immagine, si attivano le funzioni psichiche connesse alle nostre esperienze precedenti e a ciò che vi è connesso. Colleghiamo concetti, sensazioni, pensieri, in un vero e proprio bagaglio emozionale che è richiamato quando ricordiamo o rivediamo quell’immagine, quel bagaglio che al giorno d’oggi è fonte primaria della comunicazione.

Ecco perché anche il mondo del business è fortemente orientato all’immagine, alla comunicazione visiva e – più recentemente – alla comunicazione visiva digitale, ovvero il Digital Signage: perché rende accessibili mezzi di comunicazione potenti – che fino a pochi anni fa erano appannaggio solo di colossi industriali – a realtà che puntano sulla dinamicità piuttosto che alla dimensione, con tante buone idee e le risorse di una piccola impresa.